venerdì 21 ottobre 2016

Step 06: Il blu che abbraccia il giallo

Il color Pistacchio viene citato ne "Nuovi Annali delle scienze naturali" nel capitolo dedicato alla piantagione di una siepe e viene così citato: " ...essendone limitato l'uso della tintura in verde pistacchio delle pelli da guanti, mentre pochi anni sono ve ne era molto smercio.."


Si può evincere da ciò come questa sfumatura di verde fosse utilizzata già nel 1838 principalmente  come tintura e come già a quel tempo la scienza naturale avesse grande rilevanza e come il color Pistacchio abbia trovato la sua collocazione nel mondo scientifico. 
Essendo una sfumatura di verde analizziamo ora più nel dettaglio la nascita e la crescita di questo colore facendo un minimo di storia del colore.

"Al momento della creazione Nut, il cielo e Gheb, la terra, erano abbracciati cosi
 strettamente da impedire la nascita della vita. Ra, allora, mandò Shu, dio
                     dell'arte e della luce, a separare i due sposi ed ebbe inizio la vita."




Questa leggenda mette subito in risalto che colore e luce sono legati.

La storia della scienza dei colori iniziò con Isaac  Newton nella seconda metà del Seicento, quando pubblicò la sua teoria sulla luce ed i colori.
 Fino a quel momento si pensava che la luce fosse bianca, in tutto e per tutto, e che l'apparizione dei colori, quando la luce colpiva particolari oggetti , era il segno di una sorta di processo di contaminazione della luce da parte delle cose terrene. Il sole ,incarnazione del divino, poteva solo emettere una luce pura, cioè bianca.
Egli usando un prisma di vetro aveva scomposto la luce del sole nel cosiddetto spettro dell'iride, dove i colori sfumavano dal rosso all'arancio, dall'arancio al giallo, poi al verde e all'azzurro fino all'indaco e al violetto. In questo modo si spiega il mistero dell'arcobaleno. Newton distinse cosi 7 colori forse suggestionato dalla convinzione che i fenomeni naturali fossero tutti riconducibili al numero 7 considerato all'epoca un numero perfetto.



Goethe ed una vasta cerchia di artisti ed intellettuali, pensavano che la teoria di Newton fosse un errore, e che un fenomeno naturale come quello dei colori, apportatore di intense emozioni estetiche ed emotive, non potesse essere spiegato attraverso una teoria scientifica meccanicistica.
Concluse che il colore si produceva dall'incontro del nero e il bianco attraverso un processo di contaminazione del bianco da parte del nero e che quindi i colori venivano generati dal nero.
Descrizione:http://www.metafisicadelcolore.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=117:goethe-%E2%80%93-la-teoria-dei-colori&lang=it










" Se la sensazione che chiamiamo colore possiede delle leggi, ci deve essere qualcosa nella nostra natura che determina la forma di queste leggi. La scienza del colore è dunque una scienza della mente"


Nel 1859 Maxwell fece conoscere la sua Teoria sulla visione dei colori, che va considerata come l'origine della misura quantitativa dei colori ( Colorimetria ).

Descrizione :http://www.boscarol.com/blog/?p=16644


Perchè vediamo un oggetto verde ?



Le foglie sono verdi perché contengono un pigmento chiamato clorofilla.  La clorofilla assorbe determinate lunghezze d'onda della luce all'interno dello spettro di luce visibile, assorbe la luce rossa (lunghezza d'onda lunga) e le regioni blu (lunghezza d'onda corta) dello spettro della luce visibile.  la luce verde non viene assorbita ma riflessa, per questo le foglie ci appaiono verdi

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